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XII Edizione - 2007

Locandina XII Edizione - 2007 Festival delle Colline Torinesi

7 giugno / 5 luglio 2007

Guizzi d’energia, tronchi forse o tracce di tronchi bruciati, imprigionano grumi di parole: è lo sguardo, è la suggestione di Marco Gastini sulla creazione teatrale contemporanea. Tra un segno e l’altro, subito tridimensionali, si sprigiona, nei varchi bianchi che li separano, una grande tensione. Quella stessa tensione che la messa in scena produce sul palcoscenico, esito, a volte, della metamorfosi della parola o anche della sua eclissi, dell’epifania di un’idea nello spazio. Il lavoro di Gastini connota la dodicesima edizione del Festival delle Colline Torinesi che rivolge molta attenzione agli intrecci tra il teatro e l’arte contemporanea, volendo ribadire come non esistano o non debbano esistere confini prestabiliti tra linguaggi, steccati tra generi, tra prosa e danza, tra performance e installazione scenica.
    Proprio la pluralità di stili, oltrechè di nazionalità, e la varietà della sperimentazione espressa dai tanti artisti ospitati hanno fatto la fortuna recente del Festival delle Colline Torinesi – Torino Creazione Contemporanea, che ambisce ad “accompagnare” autori, registi e interpreti non sporadicamente, a condividere nel tempo i loro progetti.
Il programma della dodicesima edizione ribadisce il cammino comune del Festival e di Antonio Latella, Emma Dante, Ludovic Lagarde, Michele Di Mauro, Mauro Avogadro, Scena Verticale, Teatrino Giullare, Egumteatro, Marcido Marcidorjs, Iraa Theatre e Teatro Baretti. Il Festival 2007, come sempre realizzato in collaborazione con lo Stabile di Torino, segnala l’avvio di un dialogo con Raffaella Giordano, Daniele GaglianoneRabih Mroué, Marie Cool e Fabio Balducci, Snejanka Mihaylova, Eva Meyer-Keller, Rudi Punzo, il Teatro del Carretto, poi con le giovani compagnie Orthographe, Sutta Scupa, Officina Valdoca, Portage R.P., JeanMarieVolontè.
Un nome spicca, ovviamente, nel cartellone del Festival: quello di Peter Brook. Un suo spettacolo, Sizwe banzi est mort, andrà in scena alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, che dal 2007 è sede del Festival delle Colline Torinesi. L’omaggio a Brook, che a tutti gli artisti del nostro tempo ha insegnato come riempire di parole, corpi ed energia il vuoto del palcoscenico, sarà arricchito da una rassegna di suoi film proiettati in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema.
A due registi italo-brasiliani, Annalisa Bianco e Virginio Liberti, e a un emergente regista francese, Ludovic Lagarde, il Festival dedica quest’anno, l’apertura e la chiusura del cartellone: il 7 giugno con il nuovo spettacolo della compagnia Egumteatro tratto da una sceneggiatura di Fassbinder, Un anno con 13 lune; il 4 luglio con il Richard III di Peter Verhelst, diretto appunto da Lagarde, anteprima di uno degli appuntamenti del prestigioso Festival di Avignon, con cui il Festival delle Colline Torinesi coproduce lo spettacolo.  Un impegno che conferma la vocazione europea del Festival, in special modo il suo rapporto duraturo con la Francia, sottolineato anche dalla collaborazione di Culturesfrance, Onda, Fondazione Nuovi Mecenati/Nouveaux Mécènes e da un’altra coproduzione, relativa allo spettacolo di Raffaella Giordano Cuocere il mondo, con i teatri Les Bernardines di Marseille e Théâtre Garonne di Toulouse. Da ricordare infine la sinergia del Festival con l’Espace Malraux Scène Nationale de Chambéry et Savoie, dove avrà luogo, a fine estate, una rassegna di teatro italiano.
Un complesso di relazioni, cui va aggiunta quella con i partner della rete Iris, decisivo per precisare l’identità stessa del Festival delle Colline Torinesi, che intreccia il proprio lavoro, oltrechè con lo Stabile di Torino, con la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Fondazione Merz, la Galleria Giorgio Persano, il Museo dell’Uomo, il Circolo dei Lettori, il Museo Nazionale del Cinema. Istituzioni e luoghi che permettono al teatro di cancellare quei confini che, a volte, sono solo tracciati su vecchi palinsesti e che molta parte del pubblico non considera più.
Infine un doveroso ringraziamento ai consolidati sostenitori pubblici e privati che, in un momento di difficoltà negli investimenti per la cultura, hanno operato con criteri di complementarietà: Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Consiglio Regionale del Piemonte, Città di Moncalieri, Comune di Pecetto Torinese, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Fondiaria Sai.

Sergio Ariotti

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