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18 giugno
TORINO Cavallerizza Reale
RETROSPETTIVA: la perdita dell'amnesia
di JeanMarieVolontè
regia JeanMarieVolontè
con Ettore Scarpa e Francesca Colae Fabrizio Scarpa ed Elisa Belella
allestimento scenico Macs Serrao
editor suoni e audio-musica dal vivo David Nizi
progetto luci Luca Mazza
regia video e montaggio: JMV
produzione JMV performing art club progetto residente bluSuolo centro arti performative, Sistema Teatro Torino
LA TRILOGIA DI OLIVER STANFORD
«Indietro non si torna: la prima fase sono i vuoti di memoria: pochi minuti, poi ore, infine giorni. La sensazione di aver “perso del tempo”. Fino all’amnesia dell’amnesia. In questo spiraglio s’insinua l’incantesimo in grado d’influenzare la memoria autobiografica. Chi è Oliver Stanford? Io sono scheggia che schianta: la seconda fase è l’iniziazione. Far parte di una organizzazione aiuta a recuperare il proprio temperamento. Non più il vuoto. Un obiettivo a portata di mano. L’organizzazione ha struttura piramidale e diversi gradi cui corrisponde una progressiva conoscenza e un maggiore potere. Il passaggio di stato richiede prove da superare. Perdita dell’amnesia: la terza fase è decisiva. L’azione al servizio dell’idea. L’attendibilità delle ricostruzioni è impossibile da stabilire. L’osservazione influenza le proprietà delle cose, produce mutamenti di stato. Nemmeno il più ottuso ottimismo può sopprimere l’indeterminatezza che accompagna l’agire umano» (JeanMarieVolonté)
Oliver Stanford è un personaggio in divenire. Spettacolo dopo spettacolo il suo profilo diventa riconoscibile, la sua biografia prende corpo. E' l'alibi per indagare le contraddizioni e la violenza dei nostri giorni. Questa esplorazione coinvolge i sentimenti e le emozioni che muovono l'agire umano. Un'indagine che procede per svelamenti e colpi di scena fino a definire i contorni dell'immagine di Oliver nei quali ci vediamo riflessi come in uno specchio.