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4-5 luglio
TORINO Cavallerizza Reale

RICHARD III

di Peter Verhelst
regia Ludovic Lagarde

assistente alla drammaturgia Marion Stoufflet
scenografia
Antoine Vasseur
luci
Sébastien Michaud
costumi
Valérie Simonneau
suono e musica
David Bichindaritz
con
Laurent Poitrenaux, Anne Bellec, Pierre Baux, Christele Tual, Antoine Herniotte, Francesca Bracchino, Camille Panonacle, Samuel Réhault, Geoffrey Carey, Suzanne Aubert.

 

coproduzione Compagnie Ludovic Lagarde, Maison de la Culture de Bourges Scène Nationale, Centre Dramatique Régional de Tours, Festival d’Avignon, Le Trident Scène Nationale de Cherbourg-Octeville, Théâtre de Saint-Quentin en Yvelines Scène Nationale, Festival delle Colline Torinesi e la partecipazione artistica di Jeune Théâtre National
Con il sostegno di
Fonds d’insertion pour jeunes artistes dramatiques, DRAC e Région Provence-Alpes-Côte d’Azur La Compagnie Ludovic Lagarde è sovvenzionata da Ministère de la Culture et de la Communication /DRAC Ile de France

 

«Questo adattamento del testo di Shakespeare presenta la particolarità di stravolgere la prospettiva abituale: sono le donne, in questo Richard III, a fungere da serbatoi del dolore.

Il pubblico scopre Richard III attraverso gli occhi della duchessa di York, sottomessa alla tirannia del figlio, ma dominata dall’amore materno per il bambino che ha visto trasformarsi, dopo la nascita, in un mostro. Disinteressato ai percorsi aneddotici, Peter Verhelst si concentra sugli aspetti emotivi dei protagonisti. Seziona il cuore tenebroso di Richard III, nel quale il male si confronta con la ricerca dell’innocenza, di un mondo più puro e dell’amore che Richard invoca per legittimare la propria violenza. Stabilendo parallelismi con i criminali di oggi – infanticidi, terroristi, capi di governo – Verhelst costruisce un Richard III sorprendentemente complesso e contemporaneo» (Ludovic Lagarde)

«Peter Verhelst accelera la traiettoria solitaria di Richard. Le figure storiche e la dimensione strategica vengono posti in secondo piano perché il gioco politico non è il fulcro del dramma. Al centro del testo, un Richard di cui non sappiamo gli intenti o il sogno. Su tutto domina la distruzione. I versi liberi di Verhelst, la sua poesia concreta, caratterizzano un Richard organico. Un animale che consuma quanto il mondo poteva avere di fecondo, quanto di umano, a cominciare dal femminile. Il sesso è crudo, la carezza violenta. Lady Anne ne muore. L’erotismo morboso di Richard sprigiona immagini di guerra moderna in seno a una corte elisabettiana. Attraversato da frammenti del mondo contemporaneo, lo spettacolo si sofferma a zoomare l’intimità dei personaggi» (Marion Stoufflet)

 

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