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mercoledì 16 ore 21, giovedì 17 ore 19
Teatro Astra, Torino

Prima Nazionale

SEULS

di Wajdi Mouawad
regia Wajdi Mouawad

con Wajdi Mouawad
drammaturgia, scrittura di tesi
Charlotte Farcet
collaborazione artistica
François Ismert
assistente alla regia
Alain Roy
scenografia
Emmanuel Clolus
luci
Eric Champoux
costumi
Isabelle Larivière
realizzazione sonora
Michel Maurer
musica originale
Michael Jon Fink
realizzazione video
Dominique Daviet
direzione tecnica
Laurent Copeaux
direzione di scena
Jean Fortunato
regia suono
Olivier Renet
regia luci
Sonia Pauly e Annabelle Courtaud
regia video
Dominique Mank
direzione di produzione
Arnaud Antolinos
uno spettacolo di
Au Carré de l'Hypoténuse compagnie de création

produzione delegata Espace Malraux Scène nationale de Chambéry et de la Savoie
coproduzione
Le Grand T scène conventionnée Loire-Atlantique, Théâtre 71 scène nationale de Malakoff, Comédie de Clermont-Ferrand scène nationale, Théâtre National de Toulouse Midi-Pyrénées, Théâtre d'Aujourd'hui-Montréal
Wajdi Mouawad è artista associato all'Espace Malraux Scène nationale de Chambéry et de la Savoie
testo italiano sottotitoli
Gessica Franco Carlevero per il Festival delle Colline Torinesi

nell'ambito di Face à face - Parole di Francia per scene d'Italia
durata 2h - versione originale con sottotitoli in italiano

Non è il freddo dell'inverno o la mancanza di luce. Non è neanche l'ombra della morte in agguato, ancor meno il presagio di una catastrofe. Non c'è, d'altra parte, neppure la coscienza. Non c'è nulla. Una forma letargica di indifferenza. Ma basta poco, un che d'impercettibile. Una variazione minima e le cose perdono il loro sapore. Perché alzarsi se bisogna rimettersi a letto e perché mangiare se è per aver ancora fame e ricominciare a mangiare, cadere senza posa da un gesto all'altro, eterna ripetizione insistente e noiosa.
Non è nulla. Un fremito. Qualcuno. Potrebbe essere chiunque ed è proprio in questo che consiste il dolore. E' come quando, alzandosi la mattina e guardandosi allo specchio, si pensa: "potrei essere chiunque". E la vita, come un enigma, allegra o triste, la vita invischiata in un tempo troppo lineare, come una freccia. Potrebbe essere chiunque. Potrebbe avere un nome qualsiasi. E' questo che, almeno, pensa quando gli chiediamo il suo nome: "Come si chiama?" "Mi chiamo Harwan, ma non importa, potrei avere un nome qualsiasi, come chiunque. E' così". Non è nulla.
Harwan, studente trentenne di Montréal che sta per dare la tesi di dottorato, dopo una serie di eventi del tutto insignificanti, si trova rinchiuso una notte in una sala del Museo dell'Ermitage a San Pietroburgo. La notte sarà lunga. Durerà più di duemila anni e lo porterà, a sua insaputa, verso la sua lingua madre, da lungo tempo dimenticata sotto gli strati profondi di tutto quello che si è accumulato in lui.
Mi chiamo Harwan. Wajdi Mouawad

WAJDI MOUAWAD
Nato in Libano nel 1968, emigra con la sua famiglia in Francia. Dal 1983 vive in Canada dove si diploma all'Ecole Nationale de Théâtre. Dal 1990 al 1999 dirige con Isabelle Le Blanc la compagnia Théâtre Ô Parleur. Dal 2000 al 2004 dirige il Théâtre de Quat'Sous a Montréal. Nel 2005 fonda con Emmanuel Schwartz due compagnie di produzione: Abé Carrè Cé Carré in Quebec e Au Carré de l'hypothenuse in Francia. Dal 1991 Mouawad mette in scena i suoi testi: Willy Protagoras enfermé dans les toilettes, Rêves, Ce n'est pas la manière qu'on s'imagine que Claude et Jacqueline se sont rencontrés, Incendies, ma anche testi di altri tra cui: Al Malja e L'exil di Najil Mouawad, Macbeth di Shakespeare, Trainspotting di Irvine Welsh, Edipo Re di Sofocle, Disco Pigs di Enda Walsh, Le Troiane di Euripide, Reading Hebron di Jason Sherman, Le mouton et la baleine de Ahmed Ghazali, Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello, Manoscritto ritrovato a Saragozza di Alexis Nouss, Tre sorelle di Cecov. Dal 2007 Mouawad dirige il Théâtre français du Centre National des Arts a Ottawa.
Nel 2006 Assoiffés  e nel 2007 Incendies e Seuls sono pubblicati da Actes Sud. Nel 2009 Mouawad è stato artista associato del Festival d'Avignon. Nel 2010 è per la prima volta in Italia come interprete al Festival delle Colline Torinesi.

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