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venerdì 4, sabato 5 ore 19
Casa del Teatro Ragazzi, Torino
SEMIRAMIS
di
regia Gianni Farina
con Consuelo Battiston
scenotecnica Attilio Del Pico
costumi Elisa Alberghi
macchinista di scena Alessandro Miele
produzione Menoventi, festival Es.Terni 2007 - Dimora Fragile
durata 55'
La cattività prolungata è causa di allucinazioni, o di comici malintesi.
Dal sottosuolo vedremo emergere l'irresistibile figura dell'imperatrice rubata all'opera di Calderòn de la Barca, La figlia dell'aria. La sovranità sarà allora la nuova prigione, la parola l'isolamento, l'incesto la rivolta.
All'interno di un labirinto simmetrico, dove grotta e reggia sono identiche e tremendamente simili a un bagno senza sanitari, Semiramis percepisce eventi casuali come responsi ai soliloqui, generando un dialogo con una serie infinita di doppi interlocutori. Impossibile distinguere tra avvenimento e allucinazione, come altrettanto impossibile è giudicare la miseria del potere; chi si è impigliato nella sua rete ha infatti un'unica apparente via d'uscita: quella verso l'alto. E questo animale sacrificabile non esiterà ad eseguire, una volta intrappolato, la personale vendetta pubblica. Menoventi
Note per i curiosi
La hija del aire è l'opera di Pedro Calderòn de la Barca che riprende e sviluppa il mito di Semiramide, leggendaria regina assira a cui si attribuisce la costruzione dei Giardini pensili di Babilonia e che in seguito verrà a con-fondersi con la dea Ishtar.
Uno dei più belli (e anche il più prolisso) dei drammi di Calderòn narra le vicende di Semiramis dal momento della sua liberazione; essa è infatti rinchiusa dalla nascita all'interno di una grotta sorvegliata dal profeta Tiresia. Questa cattività ha origine dal terribile vaticinio degli dei che assistettero alla genesi della bambina: un cacciatore violentò la ninfa Derceto, prediletta di Venere, e dopo l'amplesso venne divorato dai propri cani; la Ninfa morì nel parto lasciando così il neonato alle cure di uno stormo di colombe. Venere, affidando la bambina a Tiresia, gli raccomandò di non mostrarla mai ad alcun uomo, giacchè il suo destino sarebbe stato quello di trasformarsi nell'orrore del mondo, portando con sé tragedia e morte.
Dopo vent'anni però giunge nei pressi della grotta l'esercito vittorioso del generale Menone. Questi trova la ragazza e la libera nonostante il veto di Tiresia, che impotente si uccide. Innamorato e geloso Menone impone cautela all'amata ed iniziano una nuova vita nella villa di campagna, isolati dal mondo. Un giorno Semiramis incontra il re Nino, che subito si innamora e la chiede in sposa: lei accetta e ripudia Menone, che viene accecato ed esiliato.
Trascorrono altri venti anni, Nino è morto in circostanze sospette e Babilonia, fondata da Semiramis, è in guerra con la Lidia. Ninia, il mansueto figlio della regina e del re defunto ha ormai raggiunto l'età per regnare ed il popolo lo acclama e minaccia la rivolta, stanco dei soprusi dell'imperatrice e contestando la guida di una donna. Questa abdica tra la sorpresa di tutti ma una notte, servendosi dell'incredibile somiglianza con il figlio, lo rinchiude e si sostituisce ad esso, continuando così a regnare sotto mentite spoglie. Troverà infine la morte in battaglia e l'inganno verrà scoperto: è l'alba di un morbido regno retto dal placido buon senso di Ninia.
MENOVENTI
Cresciuti in tre zone diverse d'Italia, Consuelo Battiston (PN), Gianni Farina (RA) e Alessandro Miele (NA) insieme entrano a fare parte dei quindici ragazzi che lavorano con il Teatro delle Albe per la realizzazione dello spettacolo Salmagundi. Spinti da un comune sentire il teatro, fondano nel 2005 la compagnia Menoventi. Realizzano: In Festa (2006), Semiramis (2007), vincitore del bando Dimora Fragile del festival Es.Terni e del concorso Loro del Reno promosso da Teatri di Vita, InvisibilMente (2008), finalista del premio Vertigine 2010, Postilla (2009) progetto selezionato dal bando Nuove Creatività dell'ETI. Menoventi ha partecipato a CARTA BIANCA 2009 a Chambéry.