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7-8 giugno
MONCALIERI Limone Fonderie Teatrali
RINTRA ‘U CUÒRI
omaggio a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
di Giuseppe Massa
regia Giuseppe Massa
con Emiliano Brioschi, Simona Malato, Giovanni Prisco
produzione Teatro Garibaldi Unione dei Teatri d’Europa, Festival delle Colline Torinesi
in collaborazione con AC Suttascupa
La sera del 5 maggio 1920, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due immigrati italiani in America, vengono arrestati, accusati di rapina e omicidio. Saranno condannati alla sedia elettrica e giustiziati il 23 agosto 1927. Rintra ‘U Cuòri si ispira a questa vicenda storica, decontestualizzata e trasposta nella contemporaneità per favorire una profonda riflessione sulla nostra epoca.
Nel primo atto, Sangu miu, Laura è una sorta di Penelope, che non vedrà il ritorno del suo Ulisse. Il secondo personaggio, La Narratrice, espone al pubblico la cronaca degli eventi. Sacco e Vanzetti diventano Salvatore e Vito, due emigrati imputati d’omicidio e rapina e condannati a morte.
Nel secondo atto Incommensurabile amore ci addentriamo nel tunnel dei rimorsi e sensi di colpa del pubblico ministero Frank Key sino al baratro del suicidio e assistiamo al commovente amore paterno che il giudice Carl Tune nutre per lui. L’atto è intervallato da tre interventi de La Narratrice che ci portano all'interno della Questura in cui lavorano i Sei Poliziotti. Essi hanno arrestato Salvatore e Vito e rappresentano l’enorme potenzialità che ogni uomo ha di fare del male ad un altro uomo.
Nel terzo atto Rintra si conclude il lento zoom sui due condannati. Ci ritroviamo a spiare il trascorrere di una loro emblematica giornata in carcere, una sorta di claustrofobico Purgatorio cui sono destinati gli emigranti di ogni epoca e di ogni nazionalità che non si sono integrati con il popolo e la cultura del Paese che li ospita.
Lo spettacolo ci pone con violenza di fronte ad un bivio: lotta per l'esistenza o solidarietà.
La prima è riconducibile al sistema odierno, e più precisamente al pensiero evoluzionistico darwinista; l'altra è quella disperatamente sognata, voluta, e mai realizzata da tutto il pensiero rivoluzionario.
Giuseppe Massa
