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5 - 6 luglio
TORINO Cavallerizza Reale

COME GOCCE SU PIETRE ROVENTI

di Rainer Werner Fassbinder
regia Ferdinando Bruni

traduzione di Luisa Gazzerro Righi
con Ferdinando Bruni (Leopold), Ida Marinelli (Vera), Elena Russo (Anna), Nicola Russo (Franz)
luci di Nando Frigerio
suono di Jean Christophe Potvin

Un affascinante uomo di cinquant’anni invita un diciannovenne nella propria casa, gli offre da bere, si mostra interessato riguardo i pensieri e le passioni del giovane per poi dichiarargli la sua bisessualità. Tra confidenze e segreti a sfondo omosessuale Léopold e Franz danno inizio al loro rapporto.
Franz attende con impazienza il ritorno dell’amante dopo una settimana di lavoro. L’uomo rincasa, è stanco ed infastidito dalle eccessive attenzioni del giovane compagno. I due iniziano a discutere futilmente e fanno pace.
Léopold e Franz si svegliano insieme, ma dopo pochi minuti l’uomo incomincia ad insultare il ragazzo rimproverandogli di non contribuire all’economia casalinga. Infastidito, Franz prepara le valige ma non se ne va. Dopo una telefonata preventiva, arriva Anna, l’ex fidanzata del ragazzo. Indifferente alla situazione, la ragazza propone a Franz di andarsene insieme, vivere tranquilli e felici ed avere dei bambini.
Anna e Franz trascorrono due giorni a base di sesso e pianto progettando il loro futuro quando, d’improvviso e in anticipo, ritorna il padrone di casa, accompagnato da Vera, la sua ex convivente. Léopold li scopre insieme ma, per nulla infastidito, in pochi minuti seduce anche la giovane ragazza. Anna e Vera iniziano a servire con estrema riverenza il dispotico cinquantenne. Franz non partecipa al ménage, anzi decide di suicidarsi con del veleno. Il giovane giace sul pavimento, Anna ritorna nella stanza da letto insieme a Léopold, che invita anche Vera ad unirsi a loro.

Mai messo in scena dall’autore, né da lui trasposto per lo schermo (come accadde per altri testi teatrali), Come gocce su pietre roventi ha acquisito notorietà presso il pubblico dei cinefili grazie al film di François Ozon uscito nel 2000.
In Italia era stato messo in scena nel 1986 con una produzione del Teatro di Portaromana diretta da Marco Mattolini, protagonisti Flavio Bonacci e un giovanissimo Luca Zingaretti.

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