Archivio
giovedì 15 giugno ore 21.30,
venerdì 16 giugno ore 19.30
Teatro Astra, Torino
Prima Nazionale
50 GRADES OF SHAME
di Gundars Abolins, Sebastian Bark, Lilli Biedermann, Knut Berger, Jean Chaize, Anna Drexler, Jonas Maria Droste, Johanna Freiburg, Fanni Halmburger, Walter Hess, Christian Löber, Lisa Lucassen, Fee Aviv Marschall, Mieke Matzke, Ilia Papatheodorou, Florian S
regia She She Pop
ideazione She She Pop
con Gundars Abolins, Sebastian Bark, Lilli Biedermann, Knut Berger, Jean Chaize, Anna Drexler, Jonas Maria Droste, Johanna Freiburg, Fanni Halmburger, Walter Hess, Christian Löber, Lisa Lucassen, Fee Aviv Marschall, Mieke Matzke, Florian Schäfer, Susanne Scholl, Berit Stumpf, Zelal Yesilyurt
video Benjamin Krieg
scene Sandra Fox
costumi Lea Søvsø
musiche Santiago Blaum
consulenza artistica Ruschka Steininger
drammaturgia Tarun Kade
suono Manuel Horstmann.
luci Michael Lentner
tecnici Florian Fischer, Andreas Kröher, Sven Nichterlein
produzione/pr ehrliche arbeit - freelance office for culture
organizzazione tournée Tina Ebert
amministrazione Aminata Oelßner
manager di compagnia Elke Weber
produzione She She Pop e Münchner Kammerspiele
coproduzione HAU Hebbel am Ufer Berlin, Kampnagel Hamburg, FFT Düsseldorf, Künstlerhaus Mousonturm Frankfurt a.M. e Kyoto Experiment
con il supporto di Commissione Cultura e Media del Governo Federale nell'ambito di Alliance of International Production Houses e di Assessorato alla Cultura e all'Europa del Land di Berlin
presentato in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Goethe-Institut Turin
e con il sostegno di Assessorato alla Cultura e all'Europa del Land di Berlin
versione originale con sottotitoli in italiano
matrice sottotitoli PANTHEA/Anna Kasten
traduzione Eloisa Perone per il Festival delle Colline Torinesi
In 50 Grades of Shame, i performer di She She Pop sono affiancati da attori più anziani, ma anche più giovani e persino bambini. Analizzando il dramma di Wedekind e il romanzo 50 sfumature di grigio di E.L. James, i partecipanti sviluppano una serie di immagini riguardanti la sessualità e la consapevolezza sessuale. L'obiettivo è quello di creare e osservare, di alterare e reinterpretare le immagini: immagini come ideali, come regole; immagini che esprimono il desiderio individuale e quello collettivo, immagini come esempi concreti, pornografia, caricatura e collage sovversivo. In un allestimento che prevede riprese dal vivo rendendo così possibili dissolvenze incrociate, si incontrano generazioni e generi diversi, corpi reali e progenie fantastiche, autenticità strategica e fantasia innocente. Nessuno conosce la risposta alle domande che vengono poste: cosa significa sesso? Cosa definisce una donna? Cosa un uomo? Cosa sa un bambino? Adulti scafati stanno accanto ad adolescenti innocenti, o viceversa, nessuna posizione è certa. Sia con i performer giovani, che con quelli più anziani, She She Pop adatta temi tratti da Wedekind e da James per realizzare un prodotto ibrido: un moderno libro illustrato di educazione sessuale nella forma di danza macabra del tardo medioevo accompagnata dalla musica dal vivo.
SHE SHE POP
She She Pop è un collettivo artistico fondato negli anni Novanta nell'ambito del Giessen Institute for Applied Theatre Studies. Ne fanno parte Sebastian Bark, Johanna Freiburg, Fanni Halmburger, Lisa Lucassen, Mieke Matzke, Ilia Papatheodorou e Berit Stumpf. Il loro produttore è Elke Weber.
La maggior parte dei membri del gruppo sono donne e lavorano come collettivo. I performer si considerano autori, drammaturghi e realizzatori della propria arte scenica. Il riferimento alle proprie biografie è in primo luogo un metodo - e non uno scopo - del loro lavoro.
Il risultato è una forma di teatro fortemente legata alla sperimentazione, Il palcoscenico è sempre un luogo di intensa esposizione pubblica del proprio lavoro. Qui, vengono prese decisioni, sono testati modalità di espressione e sistemi sociali, sono sperimentati gesti che accompagnano discorsi e rituali sociali, tutto ciò viene provato ed eventualmente scartato. She She Pop considera come proprio compito quello di rintracciare i limiti sociali della comunicazione - e di andare oltre il protettivo spazio teatrale, in termini sia specifici che artistici. Il teatro viene trasformato in uno spazio dedicato alla comunicazione utopica. Anche al pubblico viene sovente attribuito un ruolo tangibile e una caratteristica peculiare: tutti i lavori di She She Pop sono esperimenti o, in un certo senso, dimostrazioni, che perderebbero validità senza la presenza degli spettatori.
Dal 1998 She She Pop ha sede a Berlino. Il teatro HAU Hebbel am Ufer ne è stato coproduttore e partner a partire dal 2003.
Altri partner, in Germania e all'estero, sono: Munich Kammerspiele, Schauspiel Stuttgart, Kampnagel Hamburg, Forum Freies Theater di Dusseldorf, Mousonturm Frankfurt / Main e Kaserne Basel, brut Wien, Theatre de la Ville / Festival d'Automne de Paris, Festival Kyoto Experiment Archa Theatre Prague, Prague German language Festival e il Konfrontationen Festival Lublin.
She She Pop sono con il 3º spettacolo al Festival, dopo Testament e Frühlingsopfer nel 2015; Testament è stato tra i finalisti come "Migliore spettacolo straniero presentato in Italia" al Premio Ubu 2015.