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giovedì 13 ore 21, venerdì 14 ore 19
Teatro Gobetti, Torino
THE DEAD
di Claudio Angelini
regia Claudio Angelini
ideazione e luci Claudio Angelini
con Valentina Bravetti e Luca Ortolani
fotografie in tempo reale Luca Ortolani
drammaturgia Città di Ebla e Luca di Filippo
collaborazione drammaturgica Riccardo Fazi
composizione sonora e manipolazione del suono Franco Naddei
cura degli allestimenti e costumi Elisa Gandini
disegni in scena Jacopo Flamigni
direzione tecnica Luca Giovagnoli
aiuto tecnico Stefan Schweitzer, Nicola Mancini
collaborazione tecnica agli allestimenti Luca Brinchi
sartoria Liana Gervasi
produzione Città di Ebla, Romaeuropa Festival, Teatro Diego Fabbri, Comune di Forlì
con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Provincia di Forlì-Cesena
residenze Santarcangelo 2012 - Anno solare, Teatro Goldoni/Accademia Perduta di Bagnacavallo
si ringraziano inoltre Rosa Bollettieri Bosinelli, Gianluca "Naphta" Camporesi
Il real time shooting è una tecnica espressiva ideata da Claudio Angelini e Luca di Filippo
durata 1h
Dopo La metamorfosi sento di dovermi ancora occupare di un racconto di inizio novecento. Mi sono soffermato sul "mozzo" attorno a cui ruota tutta la produzione di Joyce. Il suo canto d'esilio. Ho scoperto che The dead è un'insuperabile guida per andare a caccia di fantasmi. I propri. E' parlare della vita come luogo confinante con altre realtà che ci sono in-tangibilmente prossime. La parola che mi interessa è nostalgia. Si può parlare di nostalgia del presente? E' solo una questione sentimentale?
Mi sono chiesto perché la mia attenzione ora, e da un po' di tempo, si rivolge a piccole storie borghesi, la cui trama può apparire semplice e quasi banale come nel caso di The dead o avere un elemento di grande potenza che si esaurisce subito come ne La metamorfosi. Posso solo dire questo: una personale ed istantanea rivoluzione emotiva, nell'intimo della nostra stanza, agisce come una detonazione o una deflagrazione. Lo voglio dire, sconvolge le sorti umane al pari di una guerra. A volte le guerre ci appaiono come un duro sfondo di cui sappiamo poco o nulla. Conosciamo però lo scuotimento del nostro quotidiano nelle sue più telluriche smagliature. Joyce e Kafka ne hanno saputo parlare. Hanno parlato di me e forse anche di te, spettatore.
Claudio Angelini
CITTA' DI EBLA
Città di Ebla è un collettivo artistico teatrale formatosi nel 2004 a Forlì. Con i sui lavori scenici (Othello, Wunderkammer, progetto Pharmakos, La metamorfosi) arriva rapidamente alla ribalta della scena teatrale nazionale. Nel 2005 partecipa alla Biennale del Mediterraneo a Napoli; nel 2006 vince il Premio Casagrande con Pharmakos_Embrione quale miglior spettacolo; nel 2008 la Fondazione Pontedera Teatro produce la conclusione del progetto Pharmakos che debutta a Fabbrica Europa nel mese di maggio dello stesso anno. Dopo La metamorfosi, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Franz Kafka, il collettivo partecipa a Romaeuropa Festival 2010 nell'ambito dei Cantieri Temps d'images con il nuovo lavoro tratto da The dead di James Joyce, creazione che arriva alla sua forma definitiva nell'edizione di Romaeuropa 2012.
Città di Ebla organizza dal 2006 l'evento Ipercorpo a Forlì, uno degli appuntamenti più significativi per la visione di giovani realtà che si occupano di arti performative in Italia.
LUCA DI FILIPPO
Direttore creativo, fotografo e designer con base a Londra. Ha progettato per studi famosi come Foster+Partners e The Brand Union prima di dedicarsi prevalentemente alla fotografia. Con oltre centodieci mila immagini vendute in sei anni attraverso Gettyimages/iStockphoto, si è affermato come tra più produttivi fotografi italiani nel mercato della fotografia d'archivio.
Vincitore della categoria Fine-Art all'International Photography Award di New York, ha ricevuto dallo stesso concorso tre Menzioni d'Onore durante le edizioni del 2010 e 2012.
Recentemente ha iniziato ad indagare per trovare una ricetta innovativa che miscela il design con la fotografia.
Sono per la prima volta al Festival.