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martedì 18 ore 19, mercoledì 19 ore 21
Cavallerizza Reale, Torino
Prima Nazionale
PROBABLE TITLE: ZERO PROBABILITY
di Hito Steyerl e Rabih Mroué
regia Hito Steyerl e Rabih Mroué
con Rabih Mroué e Nina Tecklenburg
testo italiano Serena Bertetto per il Festival delle Colline Torinesi
produzione Haus der Kulturen der Welt Berlin, 2012
durata 1 h - sottotitoli in italiano
A uno dei grandi enigmi e dei grandi drammi della storia libanese guardano Rabih Mroué e Hito Steyerl in questa loro performance (che denuncia un misconosciuto sterminio), presentata alla Tate Modern Gallery nell'ambito del programma The Tanks: Art in Action. Migliaia di persone tra il 1975 e il 1990 scomparvero durante la guerra civile in Libano senza lasciare traccia. Erano i reclusi nelle carceri, i catturati in combattimento, i rapiti, i civili e i militari non identificati, gettati nelle fosse comuni o in mare. I loro parenti e amici soffrono ancora oggi di un'angoscia inestinguibile, acuita dal silenzio istituzionale.
Probable title: zero probability è una sorta di lezione-spettacolo su un evento ritenuto non possibile.
A partire da una semplice domanda che riguarda il calcolo delle (im)probabilità, rapidamente si affrontano questioni imbarazzanti. Steyerl e Mrouè, una video-maker e un uomo di teatro, discutono l'ipotesi della probabilità-zero, secondo la quale un evento è possibile, ma non può essere, statisticamente, considerato. Essi sviluppano la narrazione per un film applicando il ragionamento probabilistico all'arte, alla matematica, alla fisica, poi alla vita e alla morte. E cercano di definire la realtà di un luogo nel quale le probabilitá che accada un fatto sono pari al 100% e che non accada altrettanto. 100% vita e 100% morte. Ma si può ammettere che il 200% di probabilità sostituisca il 100%? Steyerl si ritrova invischiata in ragionamenti quantistici, mentre Mroué va da suo padre per chiedergli lezioni private di matematica. Gli argomenti preferiti del padre di Rabih sono proprio il calcolo delle probabilitá e la guerra civile in Libano. Entrambi i relatori si perderanno nell'affrontare un taglio in un ipotetico montaggio video.
RABIH MROUÉ
Rabih Mroué è nato a Beirut nel 1966 e vive tra Beirut e Berlino. E' autore, attore e regista. E' tra i fondatori del Beirut Art Center Association (BAC), membro del Centro di Ricerca Internazionale Interweaving Performance Cultures, editorialista della rivista libanese Kalamon e di quella newyorkese TDR. Realizzate sovente in collaborazione con Lina Saneh, le sue creazioni nel campo del teatro e del video, che finiscono col sovrapporsi, sono improntate al minimalismo e vogliono indagare sulla nozione stessa di teatro, sulla relazione tra attore e spettatore e tra spazio e forma. Rabih Mroué e Lina Saneh documentano l'attualità e la storia libanese, in particolar modo il contrasto tra la volontà di emancipazione e l'autoritarismo politico e religioso. L'ultimo lavoro di Rabih Mroué del 2012, Pixelated Revolution, dà conto, attraverso una serie di immagini scattate con un telefono cellulare, della recente guerra siriana. Il documentario è stato presentato nell'ambito di Documenta 13 a Kassel in Germania e dell'ultimo Torino Film Festival.
I suoi lavori sono stati proposti per la prima volta in Italia proprio dal Festival delle Colline Torinesi. Egli vi partecipa per la quinta volta, dopo Who's afraid of representation? nel 2007, How Nancy wished that everything was an April Fool's Joke nel 2008, Photo-Romance nel 2009 e 33 tours et quelques secondes nel 2012, gli ultimi due coprodotti col Festival d'Avignon.
HITO STEYERL
Hito Steyerl, nata nel 1966 a Monaco, insegna media art all'Università di Berlino. E' autrice e regista di documentari. Il suo lavoro artistico indaga le modalità di fruizione delle immagini e gli effetti di distorsione. Ha partecipato a importanti rassegne di arte contemporanea tra cui Manifesta, Documenta, la Biennale di Shanghai, ed ha realizzato mostre personali in tutta Europa. Tra i suoi ultimi lavori nel 2012: The Kiss, Adorno's Grey, The Body of the Image, Abstract, Guards.
