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martedì 19 ore 21
Fonderie Limone, Moncalieri
THE PLOT IS THE REVOLUTION
di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò
con Silvia Calderoni, Judith Malina (living theatre ny)
e la partecipazione di Thomas Walker, Brad Burgess
spazio scenico Enrico Casagrande, Daniela Nicolò
produzione Motus
evento eccezionale realizzato grazie al sostegno di Festival Santarcangelo41, Fondazione Morra, Napoli e la collaborazione di Cristina Valenti
durata 1h 15'
È ancora possibile immaginare Brave new world come tanti utopisti hanno fatto in passato? Esistono spazi mentali e geografici per presupporre e tramare epocali ribaltamenti/rovesciamenti o, diciamolo, vere rivoluzioni, nel nostro assopito occidente? Insomma la rivoluzione here and now è ancora concepibile?
The Plot is the Revolution inaugura "Making the Plot 2011 > 2068", nuovo progetto Motus.
Il percorso si snoda attorno all'idea di trama, intreccio/tessitura resistente, che, come orditura accoglie, tenta di creare una comunità di dialogo e performatività trasversale fra le arti, ponendosi all'ascolto delle trasformazioni in atto per immaginare possibili nuovi scenari.
Stiamo costruendo una serie di Atti Pubblici che, fra utopie e distopie, visioni libertarie e catastrofiche, vedono di volta in volta coinvolti, con Silvia Calderoni, diversi artisti e liberi pensatori, giovani attori ma anche anziani, bambini, animali e abitanti della rete, economisti, scienziati, filosofi e rifugiati politici... invitati a dare il loro "Lungo addio all'oggi" e a immaginare senza limiti e freni inibitori, altre forme possibili di esistenza, resistenza, sussistenza, risonanza, comunanza, comunicazione, cooperazione, abitazione... e, of course, rivoluzione!
Judith Malina, prima eccezionale ospite, ha aperto con gioia questa catena di "incontri con uomini, e donne, straordinari" che hanno vissuto, o stanno vivendo, momenti epocali di trasformazione politica.
A lei risale il titolo: agli spettatori di Paradise Now veniva data una mappa in forma di diagramma che rappresentava il viaggio ascensionale dello spettacolo verso la Rivoluzione Permanente. Ai piedi del diagramma si leggeva "The plot is the revolution" ossia "la trama è la rivoluzione". Questo accadeva esattamente nel 1968, quando davvero tutto il Living Theatre credeva che usciti dal teatro la rivoluzione si mettesse in atto. Motus
"Ho incontrato Silvia Calderoni, viaggiato insieme attraverso la storia, il teatro, il pensiero politico, due donne, due attrici, separate dalle generazioni, destinate a dialogare col pubblico, a condividere la nostra ricerca di una bella, non violenta, anarchica rivoluzione" Judith Malina
JUDITH MALINA
Judith Malina straordinaria artista, intellettuale, regista e attrice, attivista nonviolenta e libertaria, anima del Living Theatre, è nata a Kiel, in Germania, nel 1926, figlia di un rabbino e di un'attrice teatrale emigrati negli USA dopo la sua nascita; è stata allieva di Erwin Piscator al Dramatic Workshop di New York; nel 1947 ha fondato a New York insieme al pittore Julian Beck il Living Theatre, una compagnia teatrale libertaria e nonviolenta, che ha prodotto oltre cento spettacoli, tra cui The Connection, The Brig, Mysteries and Smaller Pieces, Antigone, Frankenstein, Paradise Now, The Legacy of Caine e Not in My Name. Judith Malina è ancora attiva come regista, attrice, formatrice e militante per la pace e i diritti umani. Dal 2007 gestisce un vivace spazio teatrale nel Lower East Side di New York. Il più recente spettacolo del Living Theatre, diretto da Judith, ha debuttato il 31 dicembre 2011, si intitola The History of the World.
MOTUS
Motus nasce a Rimini nel 1991, fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. La compagnia realizza i propri progetti agendo e reagendo ai fatti del quotidiano, nutrendosi delle contraddizioni del contemporaneo, traducendole, facendone materia attiva di riflessione e provocazione. Con le produzioni Occhio Belva ('94), Catrame ('96), O.F ovvero Orlando furioso ('98), Orpheus Glance e Visio Gloriosa (2000) il teatro di Motus acquisisce una rilevante notorietà nazionale ed estera. Del 2001-02 è il progetto Room,s con gli spettacoli Twin Rooms e Splendid's.. Del 2003-04 sono gli spettacoli ispirati a Pasolini Come un cane senza padrone e L'Ospite. Nel 2005 Motus si confronta con l'Anti-theater di Fassbinder con Piccoli Episodi di fascismo quotidiano e Rumore Rosa. Nel 2007 Motus dà avvio a X (ics) Racconti crudeli della giovinezza, percorso sui temi della gioventù e delle periferie urbane italiane, francesi e tedesche. Il progetto Syrma Antigónes, avviato nel 2008, nasce dall'idea di condurre un'analisi del rapporto/conflitto fra generazioni assumendo la figura tragica di Antigone come archetipo di lotta e resistenza. Dal progetto nascono tre contest Let the Sunshine In, Too late! e Iovadovia, e lo spettacolo Alexis. Una tragedia greca. Silvia Calderoni, che collabora assiduamente con la compagnia dal 2005, riceve nel 2010 il Premio Ubu come migliore attrice under 30.
Nel 2011 Motus inizia un percorso di ricerca intitolato Making the Plot 2011<2068 "per intercettare inquietudini e slanci, immagini e proiezioni sul Futuro Prossimo Venturo: l'ascolto si rivoge a questi paesaggi futuri, spesso utopici". La ricerca è declinata attraverso workshop, conferenze e residenze per artisti e darà vita nel 2013 allo spettacolo Animale politico.
I Motus hanno compiuto un lungo cammino al Festival, dove sono stati presenti già con nove spettacoli: Splendid's nel 2003, Come un cane senza padrone nel 2005, Rumore Rosa e Piccoli episodi di fascismo quotidiano nel 2006, X(ICS) Racconti crudeli della giovinezza, Crac e Let the sunshine in nel 2009, Iovadovia nel 2010 e Alexis. Una tragedia greca nel 2011 (coprodotto dal Festival e creato all'Espace Malraux di Chambéry nell'ambito di CARTA BIANCA).