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venerdì 12 ore 19, sabato 13 ore 17, lunedì 15, martedì 16, mercoledì 17 ore 19
Teatro Vittoria, Torino
STRANIERI
di Antonio Tarantino
regia Marco Martinelli
con Luigi Dadina, Ermanna Montanari, Alessandro Renda
scene e costumi Enrico Isola, Ermanna Montanari
assistente scene e costumi Claire Pasquier
progetto luci Vincent Longuemare
direzione tecnica Enrico Isola
assistente luci Francesco Catacchio
musiche originali e sound design Davide Sacco
realizzazione scene squadra tecnica Teatro delle Albe: Fabio Ceroni, Luca Fagioli, Dennis Masotti, Danilo Maniscalco, Massimiliano Rassu
apparizioni video Alessandro Renda
foto Claire Pasquier
direzione organizzativa Marcella Nonni
promozione Silvia Pagliano, Francesca Venturi
produzione Ravenna Teatro in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione - VIE Scena Contemporanea Festival
durata 1h 15' - posti limitati, sconsigliato alle persone sensibili ai luoghi chiusi
Un nuovo approdo alla drammaturgia contemporanea per il Teatro delle Albe che, dopo l'urticante Sterminio di Werner Schwab, si rivolge alla scrittura a nervi scoperti del genio sregolato della drammaturgia italiana Antonio Tarantino. Un cortocircuito tra la visionarietà tragicomica delle Albe e questo testo mai rappresentato, ritratto impietoso della "paura dell'altro" come malattia intima e sociale, delirio estremo in bilico tra il reale e l'incubo. Stranieri dipinge un uomo solo e molto malato, chiuso nel suo ricco appartamento "nell'alta Italia" come in un bunker, carico di ossessioni e rancori che trasformano il quotidiano in uno stato psichico febbrile. Qualcuno bussa continuamente alla sua porta: non possono che essere gli "stranieri", gli immigrati, e l'uomo scaglia la sua invettiva contro quei pericolosi individui che a tutti i costi vogliono "entrare". Un quadro a tinte cupe e grottesche, a cui danno carne Luigi Dadina (il solitario monologante), insieme a Ermanna Montanari e Alessandro Renda (la moglie e il figlio defunti), gli "stranieri", appunto, che bussano alla sua porta.
Marco Martinelli
TEATRO DELLE ALBE
Nel 1983 Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni fondano il Teatro delle Albe. La compagnia sviluppa il proprio percorso intrecciando alla ricerca del "nuovo" la lezione della tradizione teatrale: il drammaturgo e regista Martinelli scrive i testi ispirandosi agli antichi e al tempo presente, pensando le storie per gli attori, i quali diventano così veri e propri co-autori degli spettacoli. Nel 1988 la compagnia acquisisce al suo interno dei griots senegalesi: la formazione diventa afro-romagnola, e pratica un originale meticciato teatrale che coniuga drammaturgia e danza, musica e dialetti, invenzione e radici.
Gli spettacoli, da Ruh. Romagna piu' Africa uguale (1988) a All'inferno! (1996), da I Polacchi (1998) al Sogno di una notte di mezza estate (2002), da Salmagundi (2004) a La mano (2005), valgono alle Albe premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali, evidenziando una poetica rigorosa, raffinata e emozionante, capace di restituire alla scena la sua antica e potente funzione narrativa.
Nel 2005 Martinelli cura la regia di una "lettura pubblica" del testo di Elsa Morante La canzone degli F.P. e degli I.M. Nel 2006 mette in scena due spettacoli: LEBEN, riscrittura dall'opera di Grabbe, e Sterminio, che vale alla compagnia il riconoscimento di 4 Premi Ubu: "miglior regia", "migliore attrice protagonista", "miglior novità straniera" e il premio speciale per la scenografia dei loro lavori. Nel 2007 debutta lo spettacolo Ubu buur reinvenzione dell'Ubu re di Alfred Jarry con un coro di adolescenti senegalesi. Il lavoro, nato in Senegal, debutta al Festival des Francophonies di Limoges e in prima nazionale al Teatro Festival Italia di Napoli. Nel 2008 debutta Rosvita "lettura-concerto" in cui Ermanna Montanari è interprete e autrice del testo. Sempre nel 2008 debutta Stranieri di Antonio Tarantino. Il Festival delle Colline Torinesi ha ospitato nel 1997 Narrazione della pianura e coprodotto e presentato in prima nazionale nel 2005 La mano di Luca Doninelli.