FESTIVAL DELLE COLLINE TORINESI - 24 Edizione - Torino 2/22 giugno 2019

durata 50'

Displace (v.tr.): muovere o spostare dalla posizione o dal luogo usuali,
in particolare, costringere qualcuno ad abbandonare la propria patria.
Displace.

Qui il cerchio si chiude. Displace è la fine di un cammino durato due anni, che ha portato prima alla realizzazione di Displace #1 La Rabbia Rossa e Displace #2 Rovine (presentato all'interno della scorsa edizione del Festival delle Colline Torinesi). I materiali scenici ed emotivi prodotti nel corso del tempo qui si completano, si depositano, acquistano una forma definitiva.
Displace è fatto di polvere, ferro, tenebra e macerie. La sua sostanza è quella dei corpi che si trovano immersi in questi elementi, costretti a lottare per restituire un luogo e un senso alla loro presenza. Individui sopravvissuti a un conflitto, a una deflagrazione, non ancora persone e non più solo figure. Sguardi, gesti e voci risuonano nel vuoto spazio di un mondo senza più immagini, dove non resta nulla se non rovine, fango e sudore.
Il cuore di Displace, è la fatica. La fatica di guardarsi intorno, la fatica di rialzarsi in piedi, la fatica necessaria per reagire e trovare una possibilità, un'alternativa.
Nel mito delle Troiane abbiamo ritrovato lo stesso sentire: il racconto di una fatica incredibile, e della volontà cieca di continuare. Troia è ormai solo un mucchio di rovine e su Ecuba e le sue compagne incombe il trauma della perdita e dello sradicamento, in inglese, del displace che dà nome al nostro progetto. Donne che hanno perso tutto quello che avevano, che ora si trovano su una spiaggia deserta a lottare per rialzarsi in piedi.
Displace è la storia di una fuga, di una lotta, infine di una possibile resurrezione: è il cammino, la strada da percorrere fino in fondo. Perché si possa comprendere se sia giusto lottare per mantenere il poco che resta, o se invece sia il caso di distruggerlo definitivamente, e dimenticare, perché dalle ceneri possano infine nascere possibilità nuove. Muta Imago

MUTA IMAGO
Muta Imago nasce a Roma nel 2004. È un progetto di ricerca artistica guidato da Claudia Sorace (regista) e Riccardo Fazi (drammaturgo e sound designer). Il gruppo produce in questi anni spettacoli teatrali, performance, installazioni in cui l'indagine tra l'essere umano, lo spazio e il tempo riveste un ruolo principale.
(a+b)3 (2007), Lev (2008), Madeleine (2009), La rabbia rossa (2010), Displace (2011) gli ultimi spettacoli prodotti, vengono ospitati all'interno dei più importanti festival nazionali, tra cui RomaEuropa Festival, Napoli Teatro Festival Italia (produttore dello spettacolo Napoli. Primo passo nelle città di sotto), Vie Scena Contemporanea Festival, Biennale Teatro, Santarcangelo International Festival of the Arts, Inteatro Festival, Bassano Opera Festival, Primavera dei Teatri, Biennale dei Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo, e all'interno di festival internazionali come Premiéres Festival (Strasburgo), Festival Cyl (Salamanca), Fadjr Festival (Teheran), Bipod Festival (Beirut), Clipa Aduma Festival (Tel Aviv), Unidram Festival (Potsdam), Temps d'Images (Cluj-Napoca, Budapest), Teatro/Theater: Italienischer Theaterherbst (Berlino), Festival International des Brigittines (Bruxelles).
Nel 2009 la compagnia vince il Premio Speciale Ubu, il Premio della Critica dell'Assocazione Nazionale dei Critici di Teatro e il premio DE.MO./Movin'UP. Nello stesso anno Claudia Sorace vince il Premio Cavalierato Giovanile della Provincia di Roma e il Premio Internazionale Valeria Moriconi come "Futuro della scena" e nel 2011 il premio per la miglior regia per gli spettacoli (a+b)3 e Lev presentati all'interno del XXIX Fadjr Festival di Teheran.

Muta Imago è al Festival per la terza volta, dopo aver partecipato nel 2008 a CARTA BIANCA e presentato nel 2011 Displace #2 Rovine coprodotto dal Festival.

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